Immesso sul mercato nel 2010, il Toscano Modigliani è il terzo della linea “Toscano d’Autore”, dopo il “Garibaldi” e il “Soldati”. Il sigaro nacque per celebrare l’artista toscano Amedeo Modigliani, conosciuto ai più per i suoi ritratti “dal collo lungo”, straordinari nell’armoniosità delle forme e delle sfumature cromatiche.
Presenta una lunghezza di 155 mm ed è fatto a macchina. Per la fascia viene utilizzato Kentucky italiano, mentre per il riepieno Kentucky importato.
Lo stortignaccolo a lui dedicato è venduto nella classica confezione da cinque sigari in cellophane, riportanti una fascetta giallo paglia con la scritta “Modigliani”, bordato sul lato sinistro dal tricolore.
Alla vista il sigaro risulta avvolto da fasce di colore marrone scuro con riflessi bruni, ma anche tendenti al rossiccio in taluni esemplari. La scelta di queste foglie non è di certo la migliore, vista la presenza di venature talvolta davvero spesse e quindi di difficile combustione: caratteristica, quest’ultima, che può passare in secondo piano, considerando che è comunque un prodotto meccanizzato.
Note di fumata.
Toscano Modigliani: al naso la nota dominante è il cuoio, che non lascia spazio ad altri profumi di fondo. A sigaro spento è invece possibile percepire anche legno e pepe.
La partenza aggredisce subito il fruitore, con l’impatto caratteristico dei “vecchi” toscani: il sapore acido (presente) affianca quello amaro (lieve), che nel corso di qualche boccata si affievolisce sino a scomparire. Quello che colpisce, nella sua piacevolezza, è una leggera nota piccante che si irrobustisce nel corso di fumata. In questa fase gli aromi rimangono stabili su un impianto vegetale (presente), legno e pepe (lievi), sorretti da una forza che ci si aspetterebbe pronunciata ma che, volutamente, rimane medio-leggera (2/5).
Il centro della fumata risulta essere il vero “biglietto da visita” del Modigliani. Gli aromi di legno si irrobustiscono, le note vegetali si affievoliscono e appare un eco di terra che dona una nuova marcia a questo toscano, il tutto sorretto da una forza che passa da medio-leggera a media (3/5).
Il finale, tuttavia, lascia l’amaro in bocca…letteralmente. Il sigaro diviene leggermente tannico e amaro (caratteristica che forse non dispiacerà ai toscanofili doc) mentre rimane stabile sugli aromi e sui sapori percepiti durante il secondo atto della fumata.
Sostanzialmente il sigaro si lascia apprezzare per il suo equilibrio, per la sua forza non eccessiva e per i suoi pochi ma robusti aromi. Questo ci fa propendere per classificarlo come “medio” per complessità e “comune” per le sue qualità generali. La persistenza post-fumata è media.
Ammezzato, il Modigliani rende al fruitore una fumata sostanzialmente diversa da quella “alla maremmana”: deciso, potente e pepato, può tranquillamente essere abbinato ad un post-pranzo o cena, soprattutto da parte di coloro i quali non desiderano, immediatamente dopo aver mangiato, un sigaro troppo evanescente o dalla forza e dagli aromi troppo marcati.
Valutazione: C+