Il Surrogate Eight Baller è stato introdotto recentemente, durante l’IPCPR 2018. L’Eight Baller è identico, per forma e dimensioni, al Crystal Baller. La differenza principale è la foglia di fascia, in quanto Crystal Baller utilizza un Ecuador Habano, mentre l’Eight Baller viene avvolto in una capa Connecticut Broadleaf.
Il sigaro viene realizzato in Nicaragua e le dimensioni sono cepo 56 x 146mm di lunghezza.
E’ vestito con una foglia di fascia liscia al tatto e di una tonalità Colorado Maduro. Non risulta particolarmente ruvido, nonostante la fascia Broadleaf.
Surrogates Eight Baller: a crudo si percepisce un mix di cacao e stalla. Una volta acceso, le prime boccate portano al palato cacao e pepe nero.
Il pepe nero è il sapore principale nel primo tercio. Seguono una combinazione di cacao, cuoio e terra. La fumata è cremosa e la forza è leggermente superiore alla media (3,5/5).
Entrando nel secondo tercio, appare una nota di caffè tostato. Il pepe nero non è più così pronunciato e il profilo aromatico si amplia con aromi di legno. La forza rimane costante (3,5/5).
Nell’ultimo tercio emerge una nota amara, che diventa più pronunciata via via che ci si avvicina al finale. Pepe nero, terra, cuoio e caffè restano percepibili, ma l’amarezza tende ad oscurare il profilo aromatico. La forza incrementa, portandosi su un canone medio elevato (4/5).
Nel complesso, il Surrogate Eight Baller non è un sigaro particolarmente complesso, ma la fumata risulta ben bilanciata, soprattutto nei primi due tercios, dove il sigaro risulta ben performante. I sapori amaricanti dell’ultimo settore guastano però la fruizione e penalizzano il punteggio finale.
Valutazione in centesimi: 87