Dopo il successo dello scorso anno, da qualche giorno la Compagnia Toscana Sigari (CTS) ha riproposto lo Spingarda d’Anghiari, stavolta aumentando le scatole da 2.216 a 4.200, tutte numerate singolarmente, contenenti tre sigari, al costo di 30,00 Euro.
Rispetto alla passata edizione, il sigaro appena immesso sul mercato ha un diametro al piede vistosamente più generoso (23mm), mentre la lunghezza è rimasta immutata (120mm circa).
Il sigaro ha forma troncoconica, realizzato con tabacchi Kentucky long filler della Valtiberina con l’utilizzo di sottofascia.
Visivamente la foglia di fascia è luminosa, dalla tonalità marrone scuro (talvolta con esemplari leggermente più chiari), con riflessi bruni. Fra le dita, nel perfetto stile CTS, il prodotto si presenta ruvido e con venature accentuate. Il tiraggio è regolare e la fattura generale è più che buona.
Spingarda d’Anghiari: i profumi percepiti a crudo sono intriganti: il cuoio è predominante, ma anche il legno e il pepe risultano potenti e ben percepibili.
Alla fiamma, lo Spingarda presenta una componente sapida predominante sulle note amare. Gli aromi sono ben amalgamati fra loro, ma risulta ben distinguibile il pepe e il cuoio (molto marcati) e in misura meno evidente la corteccia e la terra. La forza è medio – forte (4/5).
Proseguendo nella fruizione, l’amaro incrementa di intensità, divenendo paritetico rispetto alla sapidità. La paletta aromatica, oltre alla corteccia e alla terra, si arricchisce con note speziate e di noce, meno pronunciati, che affiancano il cuoio, più debole dell’ingresso di fumata. La forza incrementa divenendo forte (5/5).
Concludendo, questo rinnovato Spingarda d’Anghiari brilla per complessità e intensità aromatica. Rispetto alla versione 2016, questa uscita sembra avere un migliore equilibrio, caratteristica decisamente apprezzatbile.
Valutazione finale: A