Un grande classico Montecristo alla prova del fuoco. Si tratta di un formato (corona) ormai piuttosto in ribasso nei gusti degli aficionados ma sempre in grado di garantire evoluzione e tempistica di fumata ottimali. Le dimensioni sono cepo 42×142 mm di lunghezza.
L’esemplare in questione presenta la seconda anilla di Montecristo in ordine di tempo e si colloca quindi in un periodo che va dal 2003 al 2006. Si presenta bene, con una capa di tonalità colorado e con una manifattura senza sbavature.
Note di fumata.
Montecristo “No.3”: una volta acceso il sigaro parte senza indecisioni. Note di legno pregiato e frutta secca si fanno largo con decisione. I sapori sono sapidi e – al contrario degli altri esemplari fino a oggi fumati – non c’è traccia di quella dolcezza in sottofondo tipica di questa vitola. La forza è nella media (2,5/5). Il secondo tercio è un po’ più anonimo rispetto al gradevole primo settore di fumata. L’intensità aromatica è infatti inferiore e non di poco. I risultati migliori si ottengono al naso, dove la finezza aromatica è più che buona. La forza cresce leggermente (3,5/5). Il tercio finale si mantiene sulle coordinate del precedente, con una complessità piuttosto limitata (si notano a volte tracce di erbe aromatiche) e un’intensità aromatica in leggera ripresa. La fortaleza si conferma sul livello del precedente tercio.
Complessivamente un esemplare inferiore alle aspettative e agli standard consueti di questa vitola de salida, da sempre un sigaro considerato adatto ad amatori affermati. E’ solitamente capace di ottime performance aromatiche e di pregevole evoluzione di aromi e sapori.
Valutazione in centesimi: 85