Il core-range di Lagavulin è piuttosto ristretto. Da qualche anno è presente un ulteriore imbottigliamento, il Distillers Edition, basato sulla doppia maturazione del distillato, prima in botti ex-bourbon e poi in botti ex-Pedro Ximenez.
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Note degustative LAGAVULIN DISTILLERS EDITION 1996
Naso: si delineano sin da subito note torbate, che donano il carattere tipico di Lagavulin al distillato. La paletta aromatica si compone poi di aromi di legno, e note affumicate di bacon, fumo e brace. Aggiungendo qualche goccia di acqua, il profilo resta quasi invariato, con l’eccezione di echi iodati.
Palato: dolce e marino. Sprigiona lievi note fruttate (banana acerba), sale, spezie e soavi aromi di liquirizia. Distante dal 16 yo standard, ricorda qualche Laphroaig.
Finale: medio lunga persistenza. Sono percepibili cacao, fumo, torba, liquirizia e una buona componente salina.
Versione arricchita rispetto al 16 yo standard, ma che ha qualche incongruenza tra naso e palato, benchè le differenze non siano spiacevoli. Il carattere c’è e l’invecchiamento percepibile. Non è memorabile, ma siamo di fronte ad un buon prodotto.
Valutazione in centesimi: 87