Il whisky in review è uno dei più amati, in una sua declinazione non proprio recente. Questo Lagavulin 16 anni è soprannominato White Horse perchè diverso dall’attuale, e lo si può facilmente intuire dall’etichetta anteriore che riporta “White Horse Distillers Glasgow”; nell’imbottigliamento oggigiorno commercializzato, dove troviamo esclusivamente la scritta “Port Ellen, Isle of Islay”. La bottiglia in oggetto risale dunque agli anni ’90.
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NOTE DEGUSTATIVE LAGAVULIN 16 WHITE HORSE
Naso: rispetto al 16 anni attuale è meno morbido. Si avverte la torba marittima, qui in una versione leggermente più metallica. Sentori di ruggine e polvere, vengono accompagnati da frutti di mare (vi è un forte richiamo alle ostriche). La componente speziata è ben presente e si delinea in pepe bianco, cardamomo e soavi echi di zenzero. La complessità è piuttosto elevata.
Palato: l’imbocco è sapido e pepato. Il pepe nero si delinea per primo, ma non in modo invadente. Le note di ostriche si ripresenta, accompagnato ora da un eco di zafferano. Vi sono anche agrumi (tra cui limone e buccia di cedro). L’intensità è marcata.
Finale: di lunga persistenza e molto intenso. Si delineano un mix di pepe bianco e pepe nero, accompagnati dal torba e punte saline.
Il 16 anni di oggi è palesemente più dolce e meno arcigno di questo White Horse. Qui le sensazioni fruttate sono estremamente ridotte e la torba è presente ma non monopolizza la scena. Le componenti sono bilanciate alla perfezione, l’intensità ottimale.
Valutazione in centesimi: 91