Da ieri si è assistito a grossi movimenti su Facebook, che hanno visto molti gruppi cambiare quasi contemporaneamente il nome, celando o mascherando la parola “sigaro”, “sigari” o le corrispettive in inglese e altre lingue.
Tutto è nato a seguito dell’oscuramento di alcuni gruppi, come “Cigar Cartel”, “Cigar Syndicate” e altri ancora.
Il motivo principale della chiusura di questi gruppi, non è il sigaro o il tabacco in sè, bensì la vendita di esso sotto forma di aste, offerte e prezzi espliciti. In poche parole, Facebook sta proibendo gruppi che incentivano o promuovono la vendita privata di tabacco.
Non dovrebbero quindi esserci ripercussioni sulle pagine o sui gruppi di amatori o aficionados che condividono le esperienze di fumate e si scambiamo le proprie opinioni.