Lo Chateau Margaux si presenta ben conservato. La capa non ha difetti visibili, né sono percepibili delle anomalie al tatto. Il sigaro è riempito in modo corretto. Testa e piede sono ben realizzati. L’assenza dell’anilla testimonia un’esclusività di prodotto fuori discussione, tenendo presente che solo dal 1981 Davidoff ha iniziato ad apporre le anillas su questa vitola. I sigari fumati per questa recensione risalgono al 1978. Il formato è Marevas: cepo 42×129 mm di lunghezza.
Note di fumata.
Davidoff Chateau Margaux: a crudo lo Chateau Margaux emana lievi sentori di legno. L’apertura porta al palato note legnose, legno pregiato. Il retrogusto è molto speziato, pepe bianco. Il fumo è cremoso e abbondante.
Il primo tercio prosegue sull’aroma di legno. Il retrogusto è dominato dal pepe bianco, che ha un’intensità notevole. Punte piccanti accompagnano quasi ogni boccata, con un’ottima persistenza post puff. La fumata è elegante e raffinata. La forza è leggermente sopra la media (3,5/5).
Il secondo tercio vira su note terrose e la sapidità dei sapori aumenta. Le spezie sono sempre presenti in retrogusto, ma le note piccanti scemano progressivamente con l’avanzare della fumata. Lievi sentori di erbe aromatiche divengono percepibili. La forza si fa medio alta (4/5).
Il terzo tercio mantiene le note terrose come aroma principale. Il sottofondo si fa dolce e le punte di erbe aromatiche si fanno balsamiche e molto più presenti nei puff. La forza si mantiene su un canone medio alto (4/5). Il finale è balsamico.
Il sigaro non sviluppa tracce ammoniacali nemmeno in quest’ultimissima parte, sinonimo di lunghissimo invecchiamento. Tutto ciò rende possibile godersi questo Davidoff sino a scottarsi letteralmente le dita.
L’avanzamento dell’anello di fuoco è molto simmetrico e non è stata necessaria alcuna correzione durante l’arco dell’intera fumata. La persistenza post fumata è ottima.
Complessivamente un fumata molto elegante e raffinata. Lo Chateau Margaux di Davidoff è un sigaro che dopo oltre 30 anni di invecchiamento presenta una paletta aromatica decisamente amalgamata, con note di legno e terra che rappresentano i sapori predominanti del sigaro. In retrogusto le spezie la fanno da padrone, soprattutto nella prima parte, dove hanno un’intensità a dir poco fenomenale.
Valutazione in centesimi: 94