La Altar Q by Oscar Valladares è una edizione commemorativa e limitata, dedicata alla regione di Copán, zona archeologica sita nell’ovest dell’Honduras, culla della civiltà Maya. La leggenda narra che la regione sia stata dominata da sedici sovrani, tutti raffigurati nel monumento denominato Altar Q, sito al centro di Copán. Anche il box dei sigari ricrea nella grafica esterna le effigi dei re Maya; inoltre, ciascuno dei sedici prodotti contenuti, uno per ciascun re, riporta una seconda anilla (che copre gran parte del corpo del manufatto) con impressa un’effige regale diversa. Di sicuro fascino il box e le fascette, queste ultime realizzate in una speciale carta che sembra essere un agglomerato di cartone.
Per quanto riguarda il sigaro, prodotto nell’unico formato toro (52 x 152mm), la manifattura è realizzata a Danlì (Honduras) partendo da tabacchi coltivati nella regione di Copán, utilizzati per ripieno e sottofascia, mentre la capa proviene da seme sumatra, coltivato in Ecuador.
Spogliato della pomposa livrea, il sigaro si presenta a dir poco splendido nella luminosa fascia colorado dai riflessi gialli. Ciò che colpisce maggiormente però, è un’esperienza tattile di una foglia liscia come poche, con venature leggere. Esteticamente perfetto, presenta la chiusura della testa a pig tail.
Altar Q by Oscar Valladares: a crudo, i profumi che si percepiscono sono piuttosto soavi; si distinguono legno, paglia e vegetale.
La partenza della fumata è decisamente dolce, con aromi ben delineati di legno e fieno, nonchè un delicato accenno di spezie. La forza è medio – leggera (2/5).
Nel secondo tercio la dolcezza non perde tono, ma viene affiancata da una sapidità che crea movimento nella percezione palatale. Il ventaglio aromatico prende maggiore respiro, con note di spezie e legno, su un fondo di terra e cacao, appena accennati. La forza diviene media (3/5).
L’ultimo segmento di fumata vede la dolcezza assopirsi completamente, lasciando il sapido come unico sapore dominante. Gli aromi si contraggono in numero, laddove il cacao si irrobustisce e si porta al pari del legno in intensità, per essere poi affiancati da note di cellulosa e sentori vegetali, tutte di pari vigore, che chiudono la fruizione. La forza resta invariata rispetto al secondo tercio (3/5).
Un sigaro di non semplice lettura, ma di grande interesse per il fruitore. Si presenta sin da subito come un prodotto non da essere fumato in modo spensierato. Riesce a tirar fuori una discreta complessità e un mix aromatico particolarmente interessante. Ottimo l’equilibrio. Peccato che gli aromi siano così pochi in numero e che su un formato così grande a volte si smarriscano, rendendo l’evoluzione piuttosto contenuta. Forse un formato più “slim”, avrebbe aiutato la receta ad esprimersi meglio.
Valutazione in centesimi: 87