L’Orciolo è il primo sigaro in Italia a poter vantare di essere realizzato con tabacchi provenienti da agricoltura biologica certificata: il Kentucky utilizzato per fascia e ripieno è coltivato a Montalcino da Col d’Orcia, zona oggetto di una concessione speciale da parte del Monopolio. Inoltre, come per tutte le coltivazioni biologiche certificate, tutta la filiera di crescita e lo stesso terreno sono controllati anche più volte all’anno, per poter garantire la certificazione biologica.
Passando in disamina il sigaro, siamo in presenza di un bitroncoconico di tabacco long filler, prodotto da Compagnia Toscana Sigari, stagionato per un anno. Per via della filiera di coltivazione sopra descritta, la quantità di Kentucky realizzato non è tale da poter garantire una presenza stabile sul mercato. Difatti, dopo il lancio della scorsa estate in limitatissime quantità, è giunto nelle tabaccherie poche settimane addietro, ma già comincia a scarseggiare sugli scaffali. Il prezzo pari a 20,00 Euro per la confezione da due sigari interi, lo colloca nel settore dei sigari “di alta regalia” nel panorama dei sigari italiani di Kentucky.
Alla vista, la fascia è luminosa, della più classica tonalità “tonaca di frate”, ma con riflessi più bruni, quasi tendenti al nero. Al tatto si percepisce una foglia ruvida, con venature marcate. Il tiraggio appare lievemente serrato, mentre la fattura generale è più che soddisfacente.
Compagnia Toscana Sigari Orciolo: il naso percepisce potenti note di gomma naturale, legno e frutta secca, con leggere sfumature di legno.
Una volta acceso, il sigaro parte molto lentamente, delineando un sapore sapido con un contrappunto amaro non sgradevole. Gli aromi sono molto pronunciati in forza, ma di lettura non semplicissima: si delineano chiari rimandi alla terra umida e al caffè e ad una meno intensa nota di gomma naturale. La forza è medio – alta (4/5).
Con il prosieguo della fumata, i sapori restano immutati, eccezion fatta per una debole acidità che arricchisce la percezione palatale della sapidità e dell’amarezza iniziali. Le sfumature aromatiche, sempre di grande corpo e ricchezza, virano verso note di pepe e corteccia molto marcate, non senza la presenza piacevole e non troppo accentuata di goudron. La forza aumenta portandosi al massimo gradino della nostra scala (5/5).
In definitiva, questo Orciolo non è un sigaro “entry level”. La sua ricca e potente opulenza aromatica lo rende il prodotto delle occasioni speciali. Tuttavia la gestione della combustione e alcuni problemi meccanici richiedono un’attenzione ben oltre lo standard minimo. Resta però un sigaro che ha i suoi punti di forza nella complessità, intensità aromatica e persistenza.
Valutazione finale: B
Sulla confezione è riportata la dicitura “U.R. consigliata 60%”, tuttavia consigliamo di conservare l’Orciolo anche al di sotto di questa U.R., giacchè al tasso consigliato dal produttore abbiamo riscontrato problemi di combustione e tiraggio.