Il Laguito n. 2 di One Off identifica sia la vitola de salida che quella de galera (158mm x 38), ed è classificabile, secondo l’International Shape, come Long Panetela. I tabacchi adoperati per la realizzazione di questo sigaro, come dell’intera linea, consistevano in un blend di:
- Wrapper: Danli (Honduras);
- Binder: Jalapa (Nicaragua);
- Filler: seco e volado proveniente da Jalapa, ligero coltivato ad Estelì (Nicaragua).
Tutti i tabacchi provenivano da coltivazioni organiche.
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All’esame visivo la fascia utilizzata è della tonalità colorado claro, dai riflessi gialli, poco luminosa. Al tatto è liscia con leggere venature, mentre regolare appare il riempimento e buona la fattura generale. La chiusura della testa, come per gli altri esemplari della marca, è caratterizzata dal “pig tail”.
Il naso è solleticato da profumi che richiamano legni nobili e, di intensità minore, anche la noce.
Il primo tercio è dominato da un deciso sapore sapido, accompagnato da una punta dolce. Gli aromi sviluppati in questo primo settore di fumata richiamano legni nobili e spezie (di rilevante intensità) e un meno carico aroma balsamico, che sfocia nella menta. La forza è leggera (1/5).
Il sapore sapido molto marcato, nel tratto centrale, non subisce alcuna riduzione, mentre svanisce il dolce. Aromaticamente il manufatto vira verso il caffè e le spezie (di intensità media), su uno sfondo caratterizzato dal cacao e dai legni nobili. La forza resta immutata sul gradino più basso della nostra scala.
La chiusura risulta caratterizzata da un’ulteriore, seppur lieve, evoluzione aromatica: caffè, cacao e cuoio giocano un ruolo chiave nella struttura olfattiva, mentre appena accennati risultano degli echi di nocciola. La forza subisce un lieve incremento, portandosi su un registro medio – leggero (2/5).
In definitiva, mentre brillano l’equilibrio e l’evoluzione, a pagare sono la complessità e l’intensità aromatica, quasi ai minimi livelli. Grosso difetto dell’esemplare fumato (che riporta l’anno di produzione -1999- sul retro dell’anilla) è stata la secchezza del fumo che ha reso a tratti davvero allappante la fruizione.
Probabilmente (ma è solo una supposizione, non avendo testato il sigaro al momento del lancio sul mercato) il tempo può aver cominciato ad incidere in modo negativo, erodendo dei sapori e delle componenti aromatiche che avrebbero reso il prodotto più avvincente.
Valutazione in centesimi: 88