“Hija de Cabañas y Carbajal y Cia”, o più comunemente nota come Cabañas, è stato un brand cubano che, dal 1989, ha dismesso la produzione nel 2005 (fatto salvo un rilevante arco di tempo compreso tra il 1810 e il 1962). E’ una marca che produsse solo sigari meccanizzati.
Il sigaro testato proviene da una habilitada del 1999, ed è uno delle sette vitolas prodotte (che data la manifattura comprendeva solo prodotti dal cepo e dal largo ridotti).
Il Suave (vitola de galera “sport”, 35x117mm) ha le stesse dimensioni dello Sport Largo di Romeo J Julieta, attualmente importato in Italia.
Il puro si presenta avvolto da una foglia di fascia colorado dalle tonalità brune, che risulta setosa, non scevra da venature evidenti e da una chiusura della testa non proprio perfetta: tutti difetti ascrivibili soprattutto alla manifattura “machine made”.
Note di fumata.
Cabañas Suave: alle prime boccate il tiraggio risulta corretto. A freddo si percepiscono leggere note di legno, terra e noce. Una volta acceso, la mole di fumo è commisurata alle dimensioni ridotte e il sapore è spiccatamente sapido. La ridotta intensità aromatica impone al fumatore un grado di attenzione massimo che, tuttavia, verrà ripagato da raffinate note vegetali (importanti), nocciola e corteccia (presenti) e, trascorso qualche minuto dall’inizio, anche spezie (lievi).
La fumata, atteso il largo ridotto, non evolve particolarmente. Nel corso della fruizione è stato possibile percepire un’attenuazione del sapido e una punta di amaro che ha un po’ riequilibrato la fumata. Con riferimento agli aromi, invece, non si segnala molto altro rispetto ai primi centimetri di fumata, se non un’interessante impronta di mandorla che accompagna degnamente quella punta di amaro su descritta. Per tutto l’incedere della fumata la forza è rimasta contenuta, su un registro lieve (1/5).
In definitiva, l’impressione che se ne trae, è senza dubbio la qualità organolettica complessiva del prodotto, realizzato con tabacchi non più in uso nell’Isla grande. Tuttavia il sigaro non brilla per complessità, intensità aromatica ed evoluzione. Di contro, l’equilibrio espresso dal rapporto aromi/sapori e forza risulta di particolare pregio ed eleganza: fosse stato scialbo, sarebbe risultato insignificante; una forza spropositata avrebbe invece offuscato il delicato equilibrio aromatico.
Dovendo tirare le somme ai fini di una valutazione, al netto di vitola (ridotte dimensioni e produzione machine made), anno (1999) e liga (priva di ligero e sicuramente realizzata senza pretendere dal sigaro un potenziale di invecchiamento) sicuramente è stato un buon sigaro.
Votazione finale: 83