Il Padron 1926 No.1 ha un cepo di 54 e una lunghezza di 171 mm.
E’ un sigaro decisamente boxpressed, caratteristica che accomuna i sigari appartenenti a questo brand. Il fatto che sia molto squadrato fa apparire il cepo più contenuto di quello che in realtà è.
Presenta una capa di tonalità maduro, molto rugosa al tatto.
Note di fumata.
Il Padron 1926 No.1: a crudo ricchi aromi di terra. L’apertura porta al palato terra e spezie (pepe nero). Il tiraggio risulta molto aperto, nonostante si sia utilizzato il puncher. Il primo tercio sprigiona note di legno stagionato, con il pepe nero che risulta molto marcato. La forza è medio alta (4/5). Il sottofondo è lievemente dolce e la persistenza post puff è lunga. Il secondo tercio vede calare di molto l’intensità aromatica di questo sigaro. Gli aromi si fanno soavi e risultano percepibili mandorla e pepe nero. Il sottofondo è lievemente e piacevolmente amaricante. La forza si mantiene costante e in questa parte del sigaro tende a coprire gli aromi. Il terzo tercio vede l’intensità aromatica mantenersi su un livello appena accettabile, con aromi di terra e frutta secca (nocciola). La forza resta media alta (4/5). La mole di fumo sviluppata da questo padron è notevole. Durante la fumata sono state necessarie alcune correzioni.
Complessivamente un sigaro che sviluppa una paletta aromatica tipica della linea 1926, ma l’intensità aromatica è molto distante da quelli che sono i canoni Padron. Solo il primo tercio presenta una ricchezza di aromi tale da poter ricondurre questo sigaro a una delle più blasonate marche nicaraguensi. Da ritestare.
Valutazione in centesimi: 84